
regia di Benoiît Felix-Lombard
testo di Kristian Fabbri
con Ettore Nicoletti
regia di Benoiît Felix-Lombard
testo di Kristian Fabbri
con Ettore Nicoletti

La Profezia Di Un Folle
(finiamola con Shakespeare)
(atto unico)
liberamente tratto da
Shakespeare, Pasolini, Tarkovskij, Müller
Regia: Benoît Felix-Lombard
Interpreti:
Ettore Nicoletti e Benoît Felix-Lombard
durata 1 ora
<Trovarsi davanti a un pazzo sapete che significa ?
Trovarsi davanti a uno che vi scrolla dalle fondamenta tutto quanto avete costruito in voi, attorno a voi,
la logica di tutte le vostre costruzioni.>
<La follia, mio signore, come il sole
sta passeggiando per il mondo,
e non C'è Luogo dove non risplenda>
Se il personaggio del clown incarna una sorta di "realismo grottesco" contro i principi sempre soggetti alla fragilità del loro potere, rilascia una risata popolare e stridulo. Infatti, nelle situazioni di crisi, con un umorismo spesso oscuro, il buffone rivela una verità e scosse le istituzioni.
Così il “fool” funziona in specchio da fronte al suo padrone. Infatti, alla fine, finisce per dare una lezione di democrazia facendo di se stesso una voce troppo raramente sentito : il popolo.
<Non è pazzo, lui ha fede.
non si sà cosa è la follia,
loro ci disturbano,
sono scomodi.
Noi non vogliamo capirli,
loro sono molto soli,
ma di sicuro sono più vicini alla verità.>
Attraverso le parole dei Fools di Shakespeare, di Pasolini, Tarkovskij e Müller,
la nostra composizione si affaccia sulla condizione del nostro paese, dell'Europa e sulla verità nascosta dietro l'ombra delle rovine della società.
Elezioni, esorcismi, candidature, balli e canzoni di protesta. Le ceneri dell'Europa, la follia, il silenzio.
"I fought the law and the law won. " - The Clash
